25 aprile

25 aprile

Espongo il tricolore e canto “Bella Ciao”

La libertà non è stare sopra un albero, la libertà è partecipazione, cantava Giorgio Gaber autore di un ritornello cantato spesso soprappensiero, ma che invece nasconde una grande verità. Partecipazione vuol dire sapere, essere consapevoli e coscienti, che una lunga serie di diritti di cui oggi godiamo hanno alle spalle un percorso difficile, complesso, tortuoso, faticoso e persino doloroso. Le nostre di libertà di oggi le dobbiamo a donne e uomini, a persone piccole e grandi, famose oppure no che hanno avuto il coraggio di esporsi, di dichiarare la necessità di difendere alcuni diritti considerati imprescindibili per una convivenza sociale democratica e libera. Non ricordarne, a anni di distanza, l’impegno e la forza morale, sarebbe un tradimento da un lato, un godere immeritatamente di questi privilegi dall’altro. La libertà è un diritto universale, che vola sopra a etnie e lingue, religioni e territori, fazioni, partiti e ideologie. E’ il bene più prezioso che fa di una società un luogo di convivenza e di confronto civile. Ricordarlo ci pare giusto e necessario. Per questo motivo chiediamo a tutti di unirsi e partecipare a questo momento di ricordo e di riaffermazione di questi ideali. Basteranno piccoli gesti, ma significativi, come l’esposizione della bandiera tricolore sul balcone o sul terrazzo di casa. Anche utilizzare le home page dei nostri siti o le nostre pagine FB private o sociali per ricordare questa data è una forma di affetto e di adesione al valore della libertà.


   
         
   
         
   
   

 

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